[23-9-19] Op. Nightstalkers

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UncleBob
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[23-9-19] Op. Nightstalkers

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Op. Night Stalker
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Contesto storico
L’ Operazione Iraqi Freedom , iniziata il 20 Marzo 2003, rappresenta il primo sforzo congiunto tra forze speciali e reparti convenzionali dai tempi della Guerra di Corea negli anni ’50. Cambiando completamente l’approccio strategico adottato nella prima Guerra del Golfo, durante la quale i reparti regolari avevano fatto la parte del leone, l'invasione dell'Iraq ha visto distaccamenti delle forze speciali operare all’interno e a supporto delle forze convenzionali, mettendo loro a disposizione, risorse in grado di porre in essere attivita’ di raccolta informazioni fino ad allora non disponibili, ed alle forze speciali di beneficiare della potenza di fuoco tipicamente superiore di unita’ meccanizzate e di fanteria. Il piano dell'op. "IRAQI FREEDOM" prevedeva un’offensiva di terra lanciata dal Kuwait per attaccare i reparti di terra iracheni ed isolare il governo a Baghdad o a Tikrit. L’offensiva di terra sarebbe stata supportata dall’arma aerea e dalle forze speciali. Lo Special Operations Command (SOCOM) aveva individuato le aree del nord dell’Iraq sotto il controllo curdo come il punto d’infiltrazione delle Special Forces dell’ US Army (i Green Berets), che insieme a 60,000 peshmerga curdi avrebbero attaccato le forze irachene oltre la “linea verde” che divide il Kurdistan iracheno dal resto del Paese. La forza sarebbe poi avanzata verso Tikrit. Nel mentre altre unita’ delle forze speciali statunitensi ed inglesi avrebbero effettuato azioni nell’Iraq occidentale, per individuare e distruggere le rampe di missili balistici Scud, puntati contro Israele.

Situazione

La strategia dell'invasione ha funzionato come da aspettative, grazie alla sinergica collaborazione tra forze speciali e forze convenzionali in poco più di un mese l'esercito iracheno si trova alle strette, asserragliato tra Bhagdad e Tikrit. Attualmente la difesa aerea irachena è stata totalmente annientata, le concentrazioni nemiche possono solo contare sulle poche e malconce unità corazzate rimanenti, tre brigate della guardia repubblicana e una brigata di combattenti Fedayeen. Il governo di Saddam sta per vedere la sua fine, ma la paura dell'utilizzo di armi chimiche contro la coalizione apre la strada ad una serie di interventi mirati delle forze speciali per conquistare diversi siti sospettati di contenere armi di disruzione di massa.

Missione
Il team due dello squadrone ALFA dei S.A.S. effetuerà un raid all'interno della base aerea nemica denominata H-2 al fine di conquistarla senza distruggere i sospetti siti di stoccaggio per armi chimiche nella zona T1 vicina alla pista di atterraggio. H-2 è un importante base aerea irachena da dove sono partiti i pochi supporti aerei nemici (perlopiù elicotteri tipo Mi-24P), durante le prime fasi dell'invasione ed è ancora un centro di comunicazione nevralgico per la catena di comando e controllo dell'esercito nemico. Attualmente risulta essere difesa da un esiguo numero di forze terrestri e qualche corazzato di tipo T55-A e BMP-1. Il comando ha escluso l'intervento di forze terrestri convenzionali per evitare di colpire i sospetti di siti di stoccaggio e causare una catastrofe senza precedenti, pertanto il 75° ranger dell'US Army si posizionerà a 30Km NordEst da H-2 per intervenire a supporto delle squadre S.A.S. che effettueranno il raid. E’ di primaria importanza acquisire tutte le informazioni possibili.

FASE 1: infiltrazione dei team su LZ alfa, LZ bravo, LZ charlie tramite velivoli ad ala rotante;
FASE 2: i team si infiltrano all'interno della base evitando di far scattare allarmi;
FASE 3: sabotare antenna telecomunicazioni al fine di tagliare fuori la base da unità nemiche in rinforzo (OBJ secondario);
FASE 4: designare all'artiglieria bersagli corazzati presenti nella zona T3 (OBJ primario);
FASE 5: prendere il controllo della torre di volo in zona T2 (OBJ secondario);
FASE 6: verificare presenza armi chimiche nella zona T1 (OBJ primario);
FASE 7: chiedere fuoco dell'artiglieria su bersagli designati e far detonare l'antenna telecomunicazioni in contemporanea all'arrivo del fuoco di supporto;
FASE 8: attendere l'arrivo delle forze di supporto per ottenere il completo controllo della base H-2 (OBJ di missione).



Supporti

ARTIGLIERIA: due pezzi di M-109-A6 del 75° RANGER
MEDEVAC: 1 Blackhawk del 160° SOAR, callsing "EAGLE 1.1" ( solo in zona sicura)
ELEMENTI AMICI: 75° RANGER US Army, dislocato 30Km a NORD EST da H-2, si occuperà di coprire i team da eventuali aggiramenti e consoliderà la posizione H-2 non appena T1, T2 e T3 saranno sotto il controllo degli S.A.S.


COORDINAMENTO

COMANDO Lr ch1 (solo con team Alfa)
TEAM ALFA Lr ch2 - Sr ch1 (agg. ch7);
TEAM BRAVO Lr ch2 - Sr ch2 (agg. ch7);
TEAM CHARLIE Lr ch2 - Sr ch3 (agg. ch7);


MOD
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